La normativa EU

La normativa EU sul riconoscimento delle qualifiche professionali

La Direttiva Comunitaria 2005/36/CE, recepita con il d.lgs. 206/2007, disciplina il riconoscimento delle qualifiche professionali di medico e odontoiatra acquisite in uno Stato membro dell’Unione Europea – scarica il documento.

 

Diritto di stabilimento

I cittadini che possiedono un titolo professionale conseguito in un Paese comunitario e intendono svolgere stabilmente la professione sanitaria in Italia possono presentare domanda per il riconoscimento del titolo ai fini dell’esercizio del diritto di stabilimento.

 

Riconoscimento dei titoli di studio in Europa

Oggi grazie alla “Convenzione di Bologna e gli standard SEIS” che individuano protocolli d’istruzione uguali per tutte le Università Europee, con il riconoscimento del titolo in ambito lavorativo/professionale, lo studente italiano ha gli stessi diritti e garanzie in ogni Paese UE.

Il “Processo di Bologna” ha infatti stabilito la concreta possibilità, per studenti e laureati, di proseguire agevolmente gli studi in un altro Paese europeo.

 

Lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore

Con la dichiarazione di Bologna del 1999 i Ministri europei dell’Istruzione Superiore hanno avviato un processo di riforma degli studi universitari con il fine di realizzare uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore. Si tratta di un grande sforzo che ha come obiettivo quello di mettere ordine nella grande varietà di strutture, sistemi e gradi esistenti, al fine di rendere l’istruzione superiore europea più leggibile e confrontabile, nonché più competitiva e più attraente per gli europei e i cittadini e gli studiosi di altri continenti. Tale movimento di convergenza – ma non di armonizzazione – dei sistemi universitari dei paesi partecipanti dovrebbe assicurare:

La comparabilità dei programmi formativi e dei titoli di studio rilasciati

L’effettiva mobilità di studenti che vogliono proseguire gli studi in un altro Stato e di lavoratori che chiedono il riconoscimento dei loro titoli all’estero

Una maggiore attrattiva dell’istruzione superiore europea per i cittadini di Paesi extra-europei

l’offerta di un’ampia base di conoscenze di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell’Europa

 

Obiettivi del Processo di Bologna

Ad oggi i Paesi europei che hanno aderito volontariamente al Processo di Bologna sono 46 (erano 29 nel 1999). A livello di istituzioni europee, nel settore dell’istruzione non esiste alcuna competenza legislativa; sono pertanto i governi dei singoli Paesi e le rispettive comunità accademiche a decidere se aderire liberamente ai principi concordati, in vista della realizzazione di un obiettivo comune.

 

La dichiarazione di Bologna del 1999 prevedeva sei specifici strumenti per realizzare uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore:

Adozione di un sistema di titoli facilmente comprensibili e comparabili

Adozione di un sistema fondato su due cicli principali, rispettivamente di primo (bachelor) e di secondo livello (master), al quale può aggiungersi il terzo ciclo del dottorato di ricerca

Adozione di un sistema di crediti didattici su modello dell’ECT

Promozione della mobilità attraverso la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio della circolazione di studenti, ricercatori e personale amministrativo

Promozione della cooperazione europea nell’assicurazione della qualità

Promozione della necessaria dimensione europea dell’istruzione superiore

 
 

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